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Le origini della piadina

Le origini della piadina

La piada, più comunemente chiamata "piadina romagnola", è ormai considerata il prodotto tipico della tradizione gastronomica di Romagna. Naturalmente ogni località ha una sua piadina dalla ricetta diversa e dal nome diverso: pie, pijda, pieda, pida. Fragrante e genuina, questa specialità riscuote un apprezzamento universale ed è capace di sedurre anche i palati stranieri.

La piadina romagnola
Le sue origini sono antiche, ma la piadina è sempre stata in grado di adeguarsi ai tempi che cambiano, mantenendo un posto di primo piano sulle nostre tavole. La sua storia si deve cercare nella similitudine con focacce e pani azzimi (senza lievito), diffuse nel bacino mediterraneo e nel Medio Oriente, quando si era soliti impastare cereali macinati con acqua e cuocerli senza lievito su lastre di pietra e terracotta. Il primo documento storico, invece, nel quale si accenna proprio alla piada, risale al 1371 ed è una descrizione della Romagna compilata dal Cardinale Anglico. Dovremo aspettare, però, Giovanni Pascoli per dare dignità culturale alla piada. In varie sue opere Pascoli parla del “pane di Enea”, del “pane rude di Roma”, un cibo povero, diffuso tra i ceti meno abbienti. Aldo Spallicci intanto fonda, nel 1920, la rivista “La Piê”, e la piada diventa il simbolo della Romagna, sinonimo della casa.

 

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