I tesori di Ravenna
Una meta imperdibile
A due passi da Cervia l’antica capitale bizantina tra mosaici, arte, musica e richiami danteschi, per scoprire una città con otto monumenti Patrimonio Unesco.
LA SUA STORIA
Capitale di tre imperi (Impero Romano d’Occidente, Impero di Teodorico Re dei Goti e Impero di Bisanzio in Europa), custode di otto monumenti Patrimonio Unesco e culla dell’arte musiva,
Ravenna è senza dubbio la punta di diamante di una Romagna che si fa portavoce di bellezza artistica e cultura.
In grado di restituire oggi un meraviglioso affresco della sua ricca storia, basta il suo passato intenso e segnato da continui mutamenti politici a farne meta obbligatoria di un viaggio in Romagna.
MUSEI E MONUMENTI PATRIMONIO UNESCO
Imperdibile è lo straordinario susseguirsi di monumenti paleocristiani di altissimo valore artistico, nella maggior parte dei casi decorati da splendidi mosaici:
- Battistero Neoniano
- Battistero degli Ariani
- Cappella Arcivescovile
- Mausoleo di Teodorico, l’unico dei monumenti ravennati a non essere costruito in mattoni
- Basilica di Sant’Apollinare in Classe
- Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, custode di un ciclo musivo dedicato all’Antico Testamento considerato il più antico al mondo
- Basilica di San Vitale, tra le massime opere dell’età tardo-romana.
Consacrata nel 548 d.C., la particolarità di questa Basilica è la presenza di elementi amalgamati magistralmente tra loro che la rendono unica nel suo genere: agli affreschi barocchi della cupola fanno da contrasto mosaici di influenza orientale ed eterei marmi. - Mausoleo di Galla Placidia costruito per volere dell’Imperatrice intorno al 425-450.
Alla modestia degli esterni di questo monumento funebre mancato, si contrappone lo sfarzo di interni dove finestre in alabastro illuminano le tessere blu cobalto e oro della sua volta stellata, componendo uno dei più ammirevoli esempi di decorazione musiva paleocristiana. - Domus dei Tappeti di Pietra, un edificio privato bizantino del V-VI secolo scoperto solo nei primi anni ‘90.
Collocata a circa 3 metri sotto il livello stradale, al suo interno racchiude 14 ambienti pavimentati con marmi e mosaici policromi, alcuni dei quali decorati con elementi geometrici, floreali e figurativi ritenuti unici.
Non solo mosaico, la cultura a Ravenna sprigiona il suo potenziale migliore tra una fitta rete museale e di festival riconosciuti a livello internazionale.
Fra i musei “maggiori” della città, il Museo Nazionale di Ravenna, nell’ex monastero benedettino di San Vitale, ricco di reperti archeologici e medievali, e il Museo d’Arte della Città di Ravenna (MAR), che ospita collezioni d’arte antica e moderna.
C’è poi il nuovissimo Classis, nato nel 2018 dalle ceneri di un ex zuccherificio a sud della città, che si è già guadagnato la fama di luogo di passaggio obbligato per chi desidera conoscere storia e contemporaneità di questo ricco territorio.
FESTIVAL E CURIOSITÀ
Merita una menzione anche l’ormai noto Ravenna Festival, un festival estivo multidisciplinare, dedicato a danza, teatro e soprattutto musica, che coinvolge interpreti prestigiosi attirando un folto pubblico internazionale.
La città è anche uno dei centri nevralgici delle Terre di Dante, il parco letterario che si estende da Firenze a Ravenna, dove il Sommo Poeta morì nel 1321 e dove è collocata la sua Tomba, un tempietto neoclassico risalente al 1780 con una storia tutta da scoprire che, tra nascondigli segreti e paure di trafugamenti, suscita curiosità ancora oggi.