Birdwatching in salina
In primavera lungo la via dei nidi per osservare gli amori e la cova.
E poi il fascino di migliaia di fenicotteri rosa, vere star di queste zone umide
Abbigliamento e scarpe comode, un binocolo e la voglia di lasciarsi emozionare.
Poche cose indispensabili per incamminarsi su uno dei percorsi per birdwatching che ci regala la Salina di Cervia con il suo ambiente incontaminato.
VIAGGIO TRA I NIDI AL TRAMONTO
In primavera lungo “la via dei nidi” ci aspetta un itinerario pieno di sorprese, dove catturare le fasi del corteggiamento, la cova, la cura dei piccoli di tante specie di uccelli che qui hanno trovato il loro habitat ideale. La partenza è dal Centro visite di via Bova, i sentieri sono facili da percorrere, alcune torrette di avvistamento aiutano nell’osservazione. Ci si può inoltrare tra i canali anche con la barca elettrica, silenziosa così da passare inosservati accanto agli abitanti pennuti che popolano questa zona.
Per tutti gli amanti della fotografia naturalistica, dell’osservazione dell’avifauna, del turismo lento e in natura, la Salina di Cervia è infatti un autentico paradiso, offre panorami unici e suggestivi, tramonti infuocati dai colori cangianti. Ogni volta diversa, la luce si riflette sui grandi specchi d’acqua, spesso attraversati da improvvisi frulli d’ali. E per gli appassionati del binocolo è impagabile l’incontro con oltre un centinaio di specie di uccelli che hanno trovato, pur in un ambiente così estremo, le condizioni migliori per alimentarsi, nidificare e sostare.
ESEMPLARI UNICI
Numerosi sono i piccoli trampolieri come l’Avocetta e il Cavaliere d’Italia, ma si trovano anche la Garzetta, l’Airone bianco e l’Airone cenerino. Eccoci sulle tracce del Germano reale e della Volpoca, del Fischione e del Piovanello.
E si potrebbe continuare ancora in questo paradiso ornitologico. Ma vere star della Salina di Cervia sono oggi i fenicotteri rosa, eleganti e leggeri, appollaiati sulle loro esili zampe. Sembrano danzare in questi specchi d’acqua, mentre intrecciano con sinuosi movimenti i lunghi colli. Uno spettacolo che non si racconta, va vissuto.
Sono oltre 5000 gli esemplari divenuti ormai stanziali, che rendono la Salina un autentico set fotografico per i tanti che si portano a casa l’emozione di uno scatto indimenticabile.
La Salina di Cervia è la stazione Sud del Parco del Delta del Po, che fa parte del sistema delle aree protette dell’Emilia-Romagna. È Area ornitologica tra le più rilevanti in Europa, con oltre 310 specie. Qui hanno trovato un habitat adatto oltre 100 specie di uccelli segnalate. A sua volta la Salina di Cervia è un’oasi naturalistica di 827 ettari, caratterizzata da flora e fauna tipiche delle zone umide salmastre. Dal 1979 è Riserva Naturale dello Stato di popolamento animale. Una meta dunque di particolare interesse per tutti gli appassionati dell’osservazione degli uccelli e di passeggiate naturalistiche.
ITINERARI IN SALINA
Dal Centro Visite partono visite guidate a piedi, in bici e in barca elettrica, per famiglie e appassionati di birdwatching e di fotografia naturalistica. Non dimentichiamo che in questa area, negli appositi bacini salanti, continua la produzione del sale. Un’esperienza da non perdere è quella della sua raccolta, che alla Salina Camillone viene ancora effettuata in modo artigianale, con i gesti e gli attrezzi di un tempo a testimonianza della secolare vita in salina. È possibile farne esperienza anche utilizzando il trenino che porta in salina, alla scoperta delle specificità naturalistiche e della storia della lavorazione del sale.
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Musa, all’interno del magazzino del Sale Torre, custodisce una fetta di storia cervese. È nato dalla attività del Gruppo Culturale Civiltà Salinara che ha voluto mantenere vivo il ricordo del lavoro in salina ed ha raccolto documenti, attrezzi e foto che testimoniano l’ambiente e la produzione del sale.
Il Sale di Cervia è un sale integrale, marino, con particolari caratteristiche organolettiche che lo rendono dolce perché privo dei cloruri amari. Giunge ogni anno sulle tavole di importanti personalità, il Papa e il Presidente della Repubblica e i monaci del Tibet tra gli altri, e gode di sempre maggiore prestigio internazionale. Quello prodotto nella Salina Camillone, raccolto a mano, col metodo della raccolta multipla, è un vero e proprio cru, che ha ottenuto di far parte dei Presidi Slow Food. |
Articolo di Giulia Fellini
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