Sulle tracce dei muri dipinti
Trasforma gli spazi urbani in musei "a cielo aperto", rileggendo il territorio con vere e proprie opere d'arte, da ammirare nel work in progress di veloci bombolette spray e di mega rulli sulle pareti.
La street art, che ha origine negli anni Sessanta in America con il graffitismo di protesta nella Grande Mela, oggi in Italia è protagonista di festival e rassegne e regala curiose gallerie en plein air.
Può essere uno spunto per un viaggio insolito, alla scoperta di stili e "tratti" caratteristici degli artisti più noti.
Pronti dunque per partire sulle strade della urban art in Romagna? Il ritrovo può essere alla mostra che Cervia dedica a Haring e all'amico Buggiani (fino al 5 giugno al Magazzino del sale Torre).
La seconda suggestiva tappa è sicuramente il Woodpecker, il locale con la curiosa cupola nato a Milano Marittima negli anni sessanta su progetto dell'architetto Filippo Monti.
Una mitica discoteca, poi abbandonata e oggi in attesa di un intervento di riqualificazione.
Sull'avveniristica "astronave" troviamo disegnati gli umanoidi di Blu, lo street artist noto, tra le altre cose, per una serie di graffiti realizzati a Bologna.
Ci spostiamo a Ravenna, sulle tracce lasciate dal Festival Subsidenze dell'Associazione Culturale Indastria.
Qui, nella zona darsena e in via Gulli, troviamo pareti dipinte da alcuni tra gli street artist più noti sulla scena, da Ericailcane a Bastardilla, da Zed1 a Millo, in quella che è già stata designata come cittadella della street art.
Dalla capitale bizantina proseguiamo sulla via Emilia: due le mete da raggiungere, verso nord Dozza e il triangolo dell'urban art nell'Imolese, e Forlì con i suoi palazzi dipinti.
Eccoci a Dozza, il paese medievale antesignano dell'arte di strada.
Passeggiando nel borgo si possono ammirare circa 90 opere realizzate nell'ambito nell’ambito della “Biennale del Muro Dipinto”, il festival che ha ospitato nel tempo centinaia di
artisti (Sebastian Matta, Alberto Sughi, Ennio Calabria, Bruno Ceccobelli, Omar Galliani) che hanno abbellito i muri di quello che è considerato a ragion veduta uno dei più bei
borghi d’Italia.
A soli tre chilometri da Dozza, merita una sosta Toscanella dove si possono ammirare altri importanti murales (come quelli di Macs e Tellas), realizzati proprio nel
corso delle ultime Biennali.
Anche Imola si iscrive a buon diritto nel nostro itinerario, l’occasione può essere RestArt, il Festival che trasforma in cantiere artistico e creativo
l’intera città.
A Forli sono nate sulle facciate dei palazzi i mondi creativi di Millo, Eron, Camilla Falsini, Gola, Zed1, Moneyless.
E tanti altri grazie all’appuntamento con MURALI, il festival dedicato alla street art curato da Marco Miccoli, ideatore
di spazi d’arte come Bonobolabo e anche del ravennate Subsidenze.
Nel 2019 il festival forlivese ha regalato nuovi murali d’autore ispirati al Risorgimento Italiano, l’anno del debutto invece i writers si erano confrontati
con la Costituzione.
Scendendo sulla via Emilia, la nostra prossima meta è Santarcangelo, terra di sperimentazioni
culturali e patria del festival Santarcangelo dei Teatri.
Questo borgo ospita sui suoi muri opere di artisti di tutto il mondo.
Ericailcane, Dem, 108, Allegra Corbo, Hitnes, Run e Zbiok sono solo alcuni dei nomi che hanno reinventato
con i loro graffiti urbani gli spazi pubblici del paese.
Infine Rimini, patria di Eron, scelta da alcuni writer artists italiani, famosi in tutto il mondo, come tela urbana per i
propri murales.
Qui vi suggeriamo anche una passeggiata in Borgo San Giuliano reso celebre dalla figura di Federico Fellini.
Tra i vicoli e le casette del Borgo è possibile ammirare alcuni variopinti Murales eseguiti da pittori riminesi che
rappresentano i film e la vita del Maestro.
Quando
Cervia Experience 2022