Corpo di mille balene.... un teatro!
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Seguendo la voce per le vie della città, Jack si imbatte in uno strano edificio, nascosto tra le case: la voce viene proprio da lì!
In alto una scritta riporta con grandi caratteri Teatro Comunale. “Corpo di mille balene, un teatro! Questa piccola e preziosa città mi riserva una sorpresa dietro ogni angolo!”.
All’interno, in mezzo a uomini, donne e bambini, un vecchietto di bassa statura sta salendo su un piccolo palco in legno; poi inizia a intrattenere la piccola folla che si è radunata intorno a lui. “Voi non ci crederete” - inizia il vecchio - “ma c’è stato un tempo in cui io ero il più alto di tutti e svettavo sugli altri come un gigante”.
A quelle parole i presenti iniziano a ridere, altri fanno per allontanarsi, ma il vecchio non si scompone e continua: “Non ci credete? Allora sedetevi e ascoltate la mia storia”.
Il vecchio comincia così a raccontare di come un misero stagnino come lui, che con il suo metallo fuso aggiustava i tegami, era un tempo divenuto famoso grazie a una famosa scrittrice italiana chiamata Grazia Deledda, che aveva parlato di lui nei suoi racconti chiamandolo “l’omino dalla goccia di stagno” e per questo l’aveva fatto sentire grande come un gigante.
Quel vecchietto si chiamava Ricci Pintino Augusto Italiano, ma era da tutti conosciuto come "Trùcolo".
Il vecchio racconta anche storie di guerre e sofferenze, e di come il popolo di Cervia abbia sempre dovuto lottare per difendere il proprio tesoro, custodito ancora oggi dai salinari
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