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Le tele stampate a mano sono uno dei simboli della Romagna. Ancora non esiste certezza sull’origine di questa tecnica, ma la diffusione della stampa su tela sembra si possa far risalire in Europa già al VI secolo con un perfezionamento nel XVII secolo grazie all’importazione di nuovi metodi dall’Oriente e in particolare dall’India.
Stampi in legno del XVII secolo molto simili a quelli romagnoli, tuttora conservati a Roma, fanno supporre la presenza di stamperie nella capitale dello Stato Pontificio.
Da qui la tecnica potrebbe essersi diffusa nella periferia e in particolare in Romagna, dove ancora oggi sopravvive e viene tramandata di generazione in generazione. Il poeta dialettale Aldo Spallici ricorda nei suoi scritti i drappi in tela stampata a ruggine, che coprivano i buoi nelle campagne dall’autunno alla primavera. Spesso impressa sulle coperte si trovava l’immagine di Sant’Antonio Abate, protettore degli animali.
Nel 1997, per salvaguardare e valorizzare l’arte della stampa su tela, le botteghe artigiane della Romagna, oramai pochissime, si sono unite nella “Associazione Stampatori Tele Romagnole” ed hanno coniato un marchio che garantisce la realizzazione del prodotto con le antiche tecniche originali.
In passato la tela più utilizzata era la canapa.
Molte famiglie avevano un telaio in casa, spesso nelle stalle e tessevano direttamente. Oggi i materiali impiegati sono svariati come lino, cotone e ancora come un tempo la canapa.
Dall'epoca fino ai giorni nostri la tela viene stesa e tagliata " a dritto filo ", tirando quindi un filo lungo la tela e seguendolo con le forbici affinché sia ben dritta.
I motivi più utilizzati rappresentano simboli della tradizione contadina come: galli, uva, spighe di grano, fiori e tralci di vite.
A questi si aggiungono oggi, altri soggetti e disegni moderni.
La stampa della tela faceva parte del mondo contadino, era infatti, un metodo semplice ed economico per imitare tessuti pregiati, decori e ricami delle stoffe e degli ornamenti delle persone più ricche.
Ogni artigiano costruisce un proprio patrimonio artistico di stampi realizzati dall'artigiano stesso.
Questi stampi sono tutti diversi l'uno dall'altro e le piccole imperfezioni garantiscono l'autenticità della produzione artigianale.
Tovagliati, copriletto, tendaggi, asciugamani, cuscini e biancheria da cucina sono solo alcuni dei prodotti personalizzati con la stampa romagnola.
Gli stampatori continuano ad ampliare con creatività la loro gamma di articoli.
Ognuno è un pezzo unico e irripetibile di grande valore che si distingue per la qualità e la storia che lo caratterizza.
La tecnica e gli arnesi sono gli stessi da sempre.
Sugli stampi, intagliati a mano, viene applicata una pasta colorata a base minerale:
dal blu al verde, al rosso fino all'inconfondibile ruggine che si ricava applicando una soluzione di ossido di ferro.
Segue la stampatura dove si compongono i disegni richiesti sulle tele.
Dopo l'asciugatura, si passa al fissaggio dei colori in grandi mastelli: le tinte acquistano il loro caratteristico aspetto cromatico e
una garantita indebilità al bucato.
Nel centro storico di Cervia, affacciato sulla Piazza Pisacane si trova la bottega delle tele stampate, nella quale poter scoprire al meglio questa preziosa arte.
C'ERA UNA VOLTA di Elisa Drudi
Via Mazzolani, 13 - Cervia (RA)
Tel. +39 0544 971234
La bottega artigiana fa parte dell'Associazione Stampatori Tele Romagnole, nata a tutela del patrimonio storico e culturale di un'antica tradizione ancora oggi attiva in Romagna.
Oltre ai numerosi capolavori degli artigiani, oggi la tradizione delle tele stampate, continua grazie a numerose mostre organizzate da Musa durante gli anni.
Inoltre la cultura romagnola vive grazie a numerosi laboratori tra i quali anche quello sulle tele stampate.
www.turismo.comunecervia.it - #VisitCervia - iatcervia@cerviaturismo.it - +39 0544 974400