Le Città del Sale
La città di Cervia si è fatta promotrice di una Rete delle città del sale. Alla rete partecipano le città di:
- Aigues Mortes (Francia)
- Cagliari
- Cervia
- Comacchio
- Margherita di Savoia
- Pirano (Slovenia)
- Ston (Croazia)
Aigues Mortes - Francia
Aigues-Mortes, capitale della Camargue Gardoise, è una città medievale fortificata, risalente al XIII secolo: fondata per volontà del re San Luigi, che desiderava un'apertura sul Mediterraneo, per il commercio e le crociate.
Fin dall'antichità, il sale è parte integrante della vita quotidiana dei residenti: la produzione di sale sul territorio della città è intimamente legata alla vita delle persone che vivono ad Aigues-Mortes.
La salina di Aigues Mortes
Situata a ovest del Petit Rhône, la Salina di Aigues-Mortes si estende su 10.000 ettari ed è orientata alla produzione di sale alimentare: 450.000 t/anno.
A lungo praticata in modo tradizionale e localizzato, la produzione di sale assume una dimensione industriale alla fine del XIX secolo.
Il sito Salin d'Aigues-Mortes è anche la prima riserva di fenicotteri in Europa.
Oggi, anche se l'economia della città si basa sul turismo, l'industria del sale rafforza l'identità della città, contribuisce al mantenimento di una densa e ricca biodiversità e contribuisce alla trasmissione della memoria.
Cagliari
Circondata a est dallo Stagno di Molentargius e a ovest dalla laguna di Santa Gilla, con alle spalle la pianura del campidano, al centro del Golfo degli Angeli si sviluppa la Città di Cagliari, capoluogo della Sardegna e più grande città dell’Isola.
Fondata dai Fenici, si sviluppa su sette colli che danno i nomi ad alcuni dei suoi quartieri.
Da sempre il più importante centro amministrativo e commerciale della Sardegna, Cagliari assiste oggi a un grande sviluppo turistico che ne ha fatto meta di visitatori provenienti da tutti i paesi europei, attratti dalla qualità della vita e del cibo, dalla vivacità della movida serale e dalle sue bellezze culturali e naturalistiche.
Immediatamente a ridosso della spiaggia cittadina del Poetto, si sviluppa la Salina di Cagliari oggi parte del Parco Regionale di Molentargius, una vasta oasi naturalistica a due passi dalla città, elencata fra i siti di importanza comunitaria e tutelata dalla convenzione di Ramstar del 2 febbraio 1971.
Salina Conti Vecchi
A ovest della Città di Cagliari, sui 2700 ettari dello stagno di Santa Gilla, si estendono le saline Conti Vecchi. Grazie alla lungimirante impresa dell’Ing. Conti Vecchi, alla fine degli anni ’20, fu realizzato un ambizioso progetto per bonificare lo stagno impiantandovi una vasta salina e contribuendo così allo sviluppo economico e sociale di una zona malsana e depressa ai margini della città.
La salina Conti Vecchi, “Bene affidato in concessione alla Ing. Luigi Conti Vecchi (Eni, Eni Rewind) valorizzato dal FAI”, oggi ancora produttiva, ospita al suo interno anche una vasta area naturalistica e un sito di archeologia industriale che racconta l’impresa del sale con allestimenti d’epoca, proiezioni immersive e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica."
Cervia
La storia di Cervia è legata a doppio filo con la storia delle sue saline. Oggi centro turistico balneare conosciuto in Europa, ha preservato gli imponenti edifici caratteristici della città salinara, dai magazzini del sale, alla torre San Michele, al centro storico settecentesco che propone la città fortificata nelle cui mura erano situate le case dei salinari.
Cervia continua a preservare e valorizzare la cultura materiale e immateriale della città attraverso momenti di incontro con i cittadini, studi e ricerche su storia e tradizioni che vengono valorizzati in momenti pubblici ma anche attraverso il lavoro di istituzioni culturali quali MUSA , il museo del sale e l'Ecomuseo del Sale e del mare che valorizzano il patrimonio culturale della località.
La salina di Cervia
La salina di Cervia ha origini antichissime: si sa della loro presenza già nel I sec a.C. Estese su 827 ettari di oasi naturalistica protetta, parte del Parco del Delta del Po, le saline di Cervia sono ancora produttive.
Il sale di Cervia è presidio Slow Food dal 2004.
Un fondo salifero artigianale, sopravvissuto alla trasformazione strutturale e produttiva del 1959 continua l'antica tradizione artigianale ed è sezione all'aperto del museo del sale, mentre il sale della lavorazione meccanizzata sposa diversi prodotti d'eccellenza dando vita a proposte gastronomiche particolarmente ricercate.
L'ambiente naturalistico e produttivo è meta ogni anno di migliaia di turisti. Scampata alla chiusura prospettata alla fine degli anni '90, oggi l'area delle saline è in pieno sviluppo. Oltre a fornire l'offerta naturalistica e culturale, è oggetto di un importante piano di recupero e valorizzazione degli antichi edifici in disuso, nonché area di ricerca archeologica sulla antica città, che prima del trasferimento sul mare si trovava nel cuore della salina.
Comacchio
All'inizio erano in tre: tre esemplari di fenicottero che nel 1995 furono avvistati, in pionieristico sorvolo sulla Salina di Comacchio.
Nel 2010 i fenicotteri vallivi si erano già costituiti in colonia con oltre 2500 esemplari al di fuori del periodo riproduttivo.
La prima area dedicata al sale si crea nell’antica foce del Po di Eridano, che fluiva a nord delle attuali estensioni vallive.
Salina di Comacchio
Per la Salina si combatterono pure guerre devastanti e Venezia a Comacchio non risparmiò certo ripetute incursioni e incendi (Guerra del Sale con Ferrara 1482 – 84).
L’impostazione di un moderno stabilimento di tipo francese lo impose nel 1796 Napoleone.
Ancora oggi l’impianto di produzione, pur con la ventennale attività di taglio industriale attuata dallo Stato, è stato riportato, in una piccola porzione del sito, alla produzione tradizionale con metodo di raccolta alla francese.
Margherita di Savoia
Veduta aerea di Margherita di Savoia
Una veduta aerea di Margherita di Savoia: sullo sfondo, alle spalle della spiaggia e in prossimità dei bacini di sale, è visibile l’antico Magazzino Nervi della Salina, attualmente al centro di un ambizioso programma di recupero fortemente voluto dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con la Regione Puglia, il Ministero per i Beni e Attività Culturali e l’Agenzia del Demanio.
Il progetto di riqualificazione della struttura intende trasformarla in un Polo Museale di interesse internazionale ed è stato affidato al Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari: acquisito a titolo non oneroso dal Comune di Margherita di Savoia, una volta ultimato diventerà un importante accumulatore culturale ed una risorsa preziosa per lo sviluppo del turismo e il rilancio dell’occupazione.
Le saline
La Salina di Margherita di Savoia è stata riconosciuta Zona Umida di interesse internazionale nel 1979 ai sensi della Convenzione di Ramsar ed oggi è considerata un autentico paradiso per gli appassionati di birdwatching per la presenza di numerose specie di avifauna, fra le quali spicca il Fenicottero Rosa: presente sul territorio sin dagli anni ’90, è diventato il simbolo della città di Margherita di Savoia. Il caratteristico colore rosa delle piume è causato dalla forte presenza di sostanze organiche che si trovano all’interno dei cibi di cui i fenicotteri rosa si nutrono, in particolare del piccolo crostaceo noto come “Artemia Salina”, di cui la Zona Umida di Margherita di Savoia è particolarmente ricca e che rappresenta una vera ghiottoneria per i fenicotteri.
Pirano - Slovenia
Pirano
Il nome della città sembra derivare dalla parola greca pyr – fuoco, in quanto già nell'antichità sul promontorio esisteva un faro che consentiva una navigazione sicura verso la colonia greca di Aegida (l’odierna Capodistria).
Il nome di Piranon è citato per la prima volta nella Cosmografia ravennate del VII secolo. In quel periodo la cittadina, già fortificata ed estesa su tutto il promontorio, si trovava sotto il dominio di Bisanzio. Nei secoli successivi si batté per la propria indipendenza, ma sempre con la protezione della Serenissima: la città rimase sotto l’ala del leone marciano dal 1283, anno della sua dedizione a Venezia, e sino alla caduta della Repubblica nel 1797.
Numerose attività economiche (saline, trasporti marittimi, cantieristica, pesca, ulivicoltura, viticoltura) hanno favorito la crescita e lo sviluppo culturale di Pirano, che ancora oggi si palesano nella ricca architettura sacra e profana e nel suo variegato patrimonio culturale.
Le Saline di Pirano
Un vecchio detto popolare piranese sostiene che la città di Pirano sia nata sul sale. Naturalmente la genesi di Pirano è molto più complessa e articolata, ma è indubbio che le saline, sviluppatesi soprattutto dalla dominazione veneta in poi, e probabilmente presenti nell'estuario del fiume Dragogna sin dal IX sec., hanno avuto un'importanza notevole nell'economia e nel paesaggio culturale di Pirano.
Sono anche oggi le uniche saline ancora attive in Istria ed in un ampio raggio dell'Adriatico settentrionale. Oggi il Parco paesaggistico della saline di Sicciole si estende su un'area di 750 ettari di cui solo circa un terzo è oggi funzionale alla produzione del sale nell'area di Lera, mentre in quella di Fontanigge si trova il Museo delle saline gestito dal Museo del mare di Pirano. Al complesso delle saline piranesi appartengono anche quelle, più piccole, di Strugnano. Fino alla prima metà del XX sec. le saline occupavano anche l'area, oggi urbanizzata, di Santa Lucia.
La principale caratteristica di queste saline è la produzione del sale con il metodo tradizionale e la preparazione di uno strato biologico-minerale nei bacini di cristallizzazione (cavedini) chiamato petola. Il sale piranese è, grazie a ciò, particolarmente apprezzato, in quanto, oltre ad essere considerato un sale »dolce«, rimane pulito e bianco.
Ston - Croazia
Se venite sulla penisola di Pelješac, da qualsiasi direzione via terra, la prima a incontrarvi è la pittoresca Ston, una città medievale situata vicino al mare. Sebbene piccola, Ston è custode di grandi valori sia europei che mondiali. Qui si trovano le imponenti mura della città, il sistema di fortezze più lungo d'Europa e il secondo più lungo al mondo.
Oggi, le mura misurano 5,5 km e la loro altezza varia tra i cinque e i dieci metri. Hanno due porte d’accesso ovvero Ston Walls e Mali Ston (studiate secondo un preciso piano urbanistico).
Una Grande Muraglia, 41 torri e 6 bastioni. Sorprendente, vero?
Venite a conoscere la storia di questo patrimonio mondiale e oltrepassate le sue mura. In questo modo sarete ricompensati da una vista straordinaria.
Inoltre, potrete ammirare i bacini del sale delle saline di Ston, le più antiche d'Europa e forse del mondo. Ancora oggi, il sale e il fior di sale sono prodotti in modo naturale e tradizionale come in passato.
Oltre ad essere una città di sale e mura, Ston è conosciuta anche per le sue ostriche e conchiglie, che fanno sospirare i veri buongustai.