Parco dei diritti naturali delle bambine e dei bambini
"...ai grandi bisogna sempre spiegare tutto quello che i bambini capiscono subito".
Antoine de Saint Exupéry, Il Piccolo Principe
Il Parco dei Diritti naturali delle bambine e dei bambini nasce per accompagnare il ripristino di parte della pineta litoranea di Pinarella - Tagliata, ferita da una mareggiata nel 2015.
Nelle radure formate dalla caduta degli alberi, il Comune di Cervia ha creato, su progetto dell’architetto Aida Morelli, un parco ispirato al Manifesto dei Diritti naturali delle bimbe e dei bimbi del pedagogista Gianfranco Zavalloni.
Diviso in nove aree tematiche è arricchito da installazioni ludico-relazionali ispirate alla Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ONU e a Cervia-Città Amica dei bambini.
l Parco è pensato per una fruizione libera o guidata durante tutte le stagioni da parte di cittadini, turisti e famiglie.
Il percorso è in grado di unire alla cittadinanza attiva (o “contadinanza”, citando Zavalloni), l’invenzione, il gioco libero, l’esplorazione.
Il Parco Lento è un viaggio dentro il paesaggio che si trasforma e dove è possibile sintonizzarsi con i ritmi di questa trasformazione.
Utilizzando i giochi, pensati per un uso relazionale, libero e inclusivo da parte di tutti, in questo luogo ci si può mettere in ascolto o, al contrario, correre, lasciando liberi i propri sensi.
Si possono abbracciare i suoni, raccogliere le sfumature della vegetazione che cambia, gli odori salmastri uniti a quelli della pineta, la luce del sole e quella della luna.
Diritto al Riposo
Dopo tanta fatica, riposare è l'unico diritto a cui non rinunciare
Basta sedersi un pochettino e gustarsi l'aria del mattino, guardare il cielo e intanto sognare di essere su un motorino in corsa verso il mare. Sentire il vento che ti accarezza il viso e abbandonarti a un grande sorriso
Diritto ad un Buon Inizio
Gioco a non perdere il filo
In questo labirinto tu puoi camminare, arrampicarti, semplicemente tu puoi appoggiarti. Tenendo il filo stretto nella mano, puoi essere certo che arrivi lontano, senza perderti neanche un pochino.
E' un gran successo per ogni bambino!
Diritto al Tatto
Lo sai di avere dei superpoteri e l'energia come una piccola stella?
Se appoggi la mano si rivelerà e pian pianino ti scalderà. Perchè la tua forza è sempre con te: quando cammini o mangi un panino, quando disegni o dormi un pochino.
ti accompagna ogni giorno, silenziosamente.
Ma è un superpotere! Tienilo a mente!
Diritto al Dialogo
Integrarsi e connettersi
Posso parlarti e ascoltarti?
Fiabe e favole, leggende e filastrocche, le storie del nonno e di te bambina. Quello che sogni. Quello che ti fa piangere o ridere. I tuoi silenzi e le tue risate. Posso raccogliere le tue domande e tu le mie. E poi unirle in un mazzo di fiori che di ogni parola conservi i colori. Se ci parliamo e ci ascoltiamo, un po’ alla volta tutti e due impariamo. Impariamo a tenerci per mano e a rispettarci per quello che siamo. Senza giudizi e senza paura, così la vita è assai meno scura.
Diritto alla Vita selvatica
Sopravvivenza e modernità
Se io fossi Tarzan cosa farei?
Senza alcun dubbio mi sporcherei. Di sabbia o fango?…beh, non saprei! Mi scorderei di tv e cellulare, per poi salire sull’albero a osservare se ci son balene lontane nel mare. Poi nella sabbia starei sdraiato giusto per esser ben riscaldato. Dietro al cespuglio starei nascosto sino a confondermi nell’ombra del bosco. E nella notte, ben confortato, guarderei le lucciole brillare sul prato.
Diritto alla Diversità
Sottosopra
Io e te, uguali e insieme diversi, occhi all’ingiù, occhi all’insù. Sono bello, brutto, debole e forte, naso spellato, occhi che luccicano, sguardo assonnato. Bocca, piccola oppure grande,
che parla o che canta. Gnomo e gigante. Formica ed elefante. Fata e strega. Facciamo un gioco? Sono un pirata e tu un cavaliere. Tu sei il mago e io l’ingegnere. Poi io sono te e tu sei me!
Come foglie di un grande bosco, ognuna ha il suo albero e serve al suo posto.
Diritto ai Colori
Le mille sfumature della natura
L’ombra dei passi sulla terra scura, il blu del cielo. Tutta la tribù dei grigi! La nebbia densa dell’inverno e la sabbia calda dell’estate. La livrea trasparente della libellula, la polvere delle ali di una farfalla.
E quanti verdi esistono? Riesci a scoprirli tutti? Oliva, abete, muschio, pino, erba, maggio, felce, menta, canna. Il verde parla con la luce del giorno e della notte; si muove e ascolta le stagioni.
A volte ha freddo, a volte ha caldo. Cerca l’abbraccio oppure è tagliente.
Diritto alla Natura
Micro e macro mondi
Puoi vedere? I passi lievi della formica, gli insetti nascosti nella corteccia, il cielo sconfinato, le nuvole mosse dal vento. Il buio della notte e le scintille di stelle. La farfalla che si alza frastornata e confusa. La cerambice che muove le lunghe antenne nere. La pioggia che scivola veloce sugli aghi di pino. La lucertola dietro al sasso. Il bombo ingordo nel cardo. Il nido del picchio muratore. Il piccolo germoglio nella ghianda: sarà una quercia, forse, tra qualche anno.
Diritto ai Suoni
Ascolta ciò che ti circonda, tictic, tic, fsssh, bzzz, cicici
Riesci a sentire?
Il cinguettìo degli uccelli, il crepitìo delle foglie secche, il soffio del vento, il sussurro della risacca e delle onde lontane, la pioggia sulle foglie, il riccio sotto i rovi, il mio respiro, il tuo, il ticchettìo dello scricciolo in inverno, le voci lontane, il frinire delle cicale, il canto del cuculo, quello dei gabbiani, la voce silenziosa degli alberi che crescono, i nostri passi sugli aghi di pino, il ronzio dell’ape
la tua canzone preferita, la mia voce.
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Le installazioni-gioco del Parco, sono progettate con l’idea che la qualità urbana riferita ai bambini sia fatta di esperienze concrete: spazi e tempi per una libera circolazione e per il gioco, attività educative in un ambiente sano, con opportunità culturali e di espressione necessarie alla formazione ed alla partecipazione, legati alla “naturalità” della relazione con l’ambiente.
Queste installazioni di design creano, in modo libero, un dialogo con la Pineta di Pinarella e Tagliata e nello stesso tempo, diventano dispositivi di innesco dei Diritti naturali attraverso il gioco, coinvolgendo i bambini in modo magico, fantasioso, empatico e innovativo.
“Dobbiamo ricominciare a vivere. Daccapo. Dobbiamo ritrovare il piacere di far passare gli altri per primi, di aspettare gli ultimi, di andare a piedi”
Gianfranco Zavalloni
Il progetto è stato redatto dall’arch. Aida Morelli, con il contributo di idee di Confesercenti, Proloco Riviera dei Pini, Proloco Pinarella Terraeventi e l'associazione La mia Pineta.
Orari
dall'alba al tramonto