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Il Quadrilatero

Il Quadrilatero

Costruito a partire dalla fine del 17° secolo per dare ospitalità alle famiglie dei salinari, il quadrilatero costituisce il perimetro di Cervia Nuova.

Il quadrilatero

Le condizioni di Cervia nel 17° secolo andavano peggiorando sempre più, soprattutto per l'aria insalubre causata dall'allontanamento del mare, a causa degli apporti solidi a costa del fiume Savio e dei torrenti appenninici.

Gli abitanti, flagellati dalla malaria, periodicamente diminuivano di numero. In seguito alle ripetute richieste degli abitanti della città, e grazie all'intervento del Tesoriere Maffei e del Vescovo Riccamonti, nel 1697 la Santa Sede accolse la richiesta di riedificazione della città e la fece trasferire vicino al mare. Poco distante dal Magazzino del sale, su un cordone di alte dune, si tracciò il perimetro della nuova città, un quadrato di 170 metri di lato.

Il quadrilatero

Il 24 gennaio 1698 fu posta la prima pietra: il vescovo di Ravenna, benedicendone la posa, diede inizio ai lavori di costruzione di Cervia Nuova.

Si apriva così un gigantesco cantiere, e mentre nella vecchia città si smontavano gli edifici recuperandone i materiali, nel sito della nuova città si allineavano fondazioni e si alzavano muri; le burchielle, tipiche imbarcazioni per il trasporto del sale, venivano utilizzate per trasportare i mattoni.

Il progetto di Cervia nuova, firmato dall’architetto Girolamo Caccia, ha una particolarità: mentre nelle città di fondazione emiliano-romagnole la fortificazione a difesa del nucleo urbano era in spesse mura di mattoni e torri, a Cervia la cortina muraria coincideva con le case dei salinari che occupavano persino i bastioni difensivi.

Terminata la costruzione del primo lato ci si rese conto però che occorreva più spazio tra una casa e l'altra. Si decise quindi, negli altri tre lati, di intercalare le case con un cortiletto, trasformando così l'originaria pianta quadrata in un rettangolo di 270 x 170 metri.

Nel centro furono costruite 13 case più grandi, fra queste quelle dell'Arciprete, della Tesoreria e delle famiglie più nobili della città.

L'accesso alla città era possibile solo attraverso Porta Cesenatico, Porta Ravenna e Porta a Mare, l'unica porta della città ad essere sopravvissuta all'ultimo conflitto bellico.

Porta Ravenna, costruita con la città e completata nel 1747, era considerata la porta principale di accesso alla città, ed era l'unica adornata con le armi di Papa Clemente XI mentre porta Cesenatico fu invece completata successivamente nel 1760. Entrambe le porte vennero distrutte il 21 ottobre 1944 dalle truppe tedesche che stavano lasciando il territorio di Cervia ritirandosi verso Ravenna.

Una curiosità: la custodia delle porte era data in appalto. Il portiere aveva l'obbligo di chiudere e aprirle agli orari fissati o dietro specifico ordine e, oltre a fare pagare il dazio di ingresso, offriva anche servizio di osteria.

 

Due sono le ipotesi più accreditate legate all’origine del nome di Cervia.

Il Quadrilatero - centro storico

La prima rimanda alla leggenda secondo cui un cervo, uno dei tanti che popolavano l’antichissima pineta, si inginocchiò in segno di devozione davanti al vescovo di Lodi, in visita in questi luoghi. L’immagine è stata ripresa nello stemma della città.

Diversi studiosi pensano invece che la radice del toponimo sia da ricercare nella parola latina acervus (cumulo), alludendo ai mucchi di sale che come montagne biancheggiavano nella città vecchia.

Per saperne di più sulla storia dell'antica Ficocle e sulla nascita di Cervia Nuova clicca qui.

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Informazioni turistiche

www.turismo.comunecervia.it - #VisitCervia - iatcervia@cerviaturismo.it - +39 0544 974400