L'antica via delle Pievi
La via delle Pievi.
Silenzi e armonie che interrogano l'anima
Da Cervia a Brisighella, da Lugo a Casola Valsenio, nel territorio romagnolo si aprono diversi percorsi capaci di rispondere alla spiritualità e alla contemplazione.
Scopri la via delle Pievi, tra antichi monasteri e abbazie monumentali, sulle tracce di un'antica spiritualità nel percorso proposto sulla Strada del Sangiovese.
Pieve di Santo Stefano, Pisignano di Cervia
Per questo itinerario partiamo da Cervia, più precisamente da Pisignano.
A 9km da Cervia, come un prezioso gioiello, la Pieve di S. Stefano si erge mettendo in mostra l’imponente facciata in stile basilicale secondo la tradizione architettonica Alto Medievale.
La Pieve è una delle più antiche della provincia di Ravenna. La sua costruzione potrebbe risalire al X secolo, in quanto il primo documento ad essa relativo risale al 977 D.C., ma non si esclude un’origine ancora più antica. Di notevole interesse sono anche le opere artistiche custodite al suo interno, a partire dall'abside affrescato del 1500, il quadro rinascimentale con i Santi, e i resti di pittura del XVI secolo.
San Pietro in Sylvis, Bagnacavallo
Una delle pievi meglio conservate del territorio ravennate è quella di San Pietro in Sylvis a Bagnacavallo.
Edificata nel VII secolo lungo la via dei Romei, è un classico esempio di architettura esarcale. Al suo interno si possono ammirare affreschi databili al 1320 circa e attribuiti a Pietro da Rimini. Un tempo interamente affrescata, oggi restano tracce sulle pareti di opere della scuola ferrarese del XV secolo.
Pieve di Campanile, Lugo
Il complesso monumentale di Campanile oggi sorge in posizione isolata nella pianura della bassa Romagna, a pochi chilometri dalla frazione di Santa Maria in Fabriago, Lugo.
La Pieve, con una splendida torre cilindrica che domina la campagna circostante da oltre mille anni, è un luogo di grande fascino. La chiesa, ad unica navata, risale al 1500 ed è costruita su un'antica edificio. Il campanile, alto circa 21 metri e del diametro di 4,5 metri, si presenta come torre a pianta circolare, forma tipicamente ravennate.
Pieve di Santo Stefano a Barbiano, Cotignola
Molto caratteristica nella sua struttura architettonica è la Pieve di Santo Stefano a Barbiano di Cotignola, che sorge sul retro dell’omonima chiesa neoclassica e sui resti di una costruzione risalente al 900 d.C. di cui oggi non restano tracce evidenti. Oggi si può ammirare l’edificio grazie al restauro del perimetro esterno che mette in risalto la sua struttura che sorge aderente all’abside della chiesa neoclassica di S. Stefano datata 1792, opera dell’architetto Cosimo Morelli.
Pieve di San Giovanni in Ottavo, Brisighella
Salendo sulle colline di Brisighella si trova la Pieve di San Giovanni in Ottavo, detta del Tho, la più antica della valle del Lamone.
È detta “in ottavo” perché collocata all‘ottavo miglio della strada romana che congiungeva Faenza con l’Etruria. Al suo interno è possibile visitare la suggestiva cripta, mentre sono numerosi i reperti archeologici rinvenuti durate recenti scavi e lavori di restauro.
Abbazia di Valsenio, Casola Valsenio
Mentre a due chilometri da Casola Valsenio, si trova la maestosa Abbazia di Valsenio, fondata dai monaci benedettini intorno all’anno Mille.
L'Abbazia è caratterizzata dal Chiostro a cui si accede dal portone a destra della Chiesa dove si trova il vecchio pozzo con vera del 1500. Dal chiostro si accede alla vecchia sagrestia che oggi funge da "cappella invernale" oltre che alla canonica, oggi ristrutturata. La facciata della Chiesa, in stile romanico, è stata recuperata dalle intonacature che l'avevano totalmente deturpata.
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