Ricci Pintino Augusto Italiano – "Trùcolo" (1890 - 1963)
Era il vecchio stagnino della città, con il suo metallo fuso aggiustava le falle dei tegami.
Molto amato dalla stessa Grazia Deledda che in alcuni racconti lo aveva ricordato come l’omino dalla goccia di stagno.
Da tutti i cervesi è ancora considerato come l’anima della Cervia degli anni Venti e Trenta; non è facile, infatti, dimenticare quest’uomo tanto piccolo di statura quanto invece grande in simpatia e generosità.
Le generazioni più giovani, che non hanno avuto l’opportunità di conoscerlo, ne sentono comunque spesso parlare da chi ha qualche anno in più, oltre a ricordarlo grazie alla lapide posta sulla sua casa natale posizionata nella Via XX Settembre al numero 125.
Nel cimitero di Cervia poi, è ancora visibile la sua tomba, una delle più vecchie e delle più piccole dell’intero cimitero, ma nonostante l’aspetto dimesso e semi abbandonato non manca mai qualche fiore fresco, segno appunto che i cervesi non hanno dimenticato il loro Trùcolo.